Friday, September 29, 2006

Dei grandi maestri
























Nella foto il Maestro

 


Paolo Ciotoli un grande Maestro

Maestro Paolo Ciotoli 6°
Nasce a Roma il 31-3-1947

Inizia la “Via” nel 1969 sotto la guida del M° Tommaso Colapietro grande come Maestro e come amico. Successivamente prosegue con il maestro AUGUSTO BASILE il quale vede in questo giovane karateka la stoffa del grande campione. Mai visione fu così reale….il connubio con il Maestro Basile porterà Paolo Ciotoli a calcare i tatami di mezzo mondo e a confrontarsi, spesso vincendo, con i più grandi karateka degli anni ’70. Era il periodo in cui un altro grande amico del Maestro Ciotoli, Marcello Lai non solo lo curava negli allenamenti, ma, ricorda il M° Ciotoli, lo rifocillava dopo ogni allenamento a latte e maritozzi.. Il Maestro gli deve molto sia come amico che come Karateka. I successi si ebbero subito appena “ cintura bianca “ vince il suo primo CAMPIONATO ITALIANO Roma palazzetto dello sport 1969. Ormai il “grande campione” era nato, da quel primo campionato italiano i successi si avvicenderanno uno dopo l’altro testimoniando così le prime impressioni del M° BASILE e creando negli anni uno dei più completi e formidabili combattenti in campo nazionale e internazionale. Il suo combattimento era elegante e felino il M° RANIERO ABEILLE suo grande amico e ammiratore, oltre che compagno di squadra e di nazionale, diceva sempre quando lo vedeva combattere ,”sembra di vedere una giovane pantera in smoking” per l’eleganza e la rapidità delle sue tecniche. Le presenze in nazionale si moltiplicano facendo di lui uno dei cardini fondamentali della NAZIONALE ITALIANA DI KARATE. Suoi compagni di allora sono i Grandi maestri di oggi : GUIDA,(purtroppo scomparso)SCHIAPPACASSE(oggi affermato profesionista) CANTAGALLI, FASULO, OLIVARI ,FASSIONE, FALSONI, MUNDA e PARISI, e GALESSI, VOLPE, LA CASSIA, MALLEO. CRUPI. Tutto questo si traduce nella partecipazione ad oltre 15 conpetizioni internazionali in Europa e nel Mondo, ed a oltre 40 match sostenuti. Un pensiero affettuoso il M° CIOTOLI lo rivolge sempre ai suoi più cari ex-allievi e amici oggi grandi campioni e grandi Maestri fra tutti BRUNO CAMPIGLIA campione del mondo di Karate Full-Contact, al fratello Massimo grande campione e “azzurro” anche lui a Lorenzatti, Mazzola, Delfino, Pierini,Granatiere, Gilardi. Con loro il Maestro divide tutto il passato e pronto a vivere un presente ed un futuro con il Kiai forte in petto. Un grazie di cuore alla grande F.I.K. al compianto presidente Ceracchini che permise al Maestro Ciotoli, in fondo un ragazzo di borgata, di diventare un pezzo di storia e di leggenda del Karate Italiano. Raggiunti i 40 anni (limite federale per combattere) e a causa di un increscioso incidente di gara con l’amico Claudio Mentuccia , che il Maestro ricorda con affetto, il Grande Karateka, “la pantera in smoking “ mise fine al suo grande amore per il Karaté agonistico, era il 1987. Ma sotto le ceneri cova per anni tra mae-geri e tzuki tirati al vento, la passione per il suo Karaté» finchè nel 2009 il destino gli riserva una gradita sorpresa l’incontro con un caro e “vecchio”amico il M. Raniero Abeille compagno di militanza tra le file del grande KIAI, gloriosa società del M. Augusto Basile Testo Estrapolato dal sito ABC KARATE:IT 
 Paolo Ciotoli pioniere a Latina dello stile Wado Ryu
 3 dan di karate(1978/1982) .E'stato il maestro sia di Bruno Campiglia pluri campione del mondo di kickboxing 7 dan, sia dell'istruttore Costantin Alberto. Sotto Bruno Campiglia 


BRUNO CAMPIGLIA

Nasce a Roma il 20 Luglio del 1962 pesa 90 kg ed è alto 1.82 mt.

Nella sua carriera agonistica è stato pluri Campione del Mondo:

  • Campione di Light Contact dal 1985 al 1990: Campione Europeo a Madrid nel 1990 e Campione Mondiale nel 1989.
  • Campione del Mondo di Kick Boxing nel 1995.
  • Vincitore di 3 titoli di Karate dal 1979 al 1981.
  • Campione Italiano di Full Contact dal 1982 al 1990, 15 volte difensore del titolo con 13 vittorie per k.o.
  • Campione Mondiale Full Contact nel 1989
  • Campione Europeo nel 1990
  • Campione Mondiale Wako nel 1991
  • Campione Mondiale Super Massimi Wako Kick nel 1995
  • Unico Italiano vincitore in Giappone e U.S.A. e detentore di 4 corone Mondiali contemporaneamente.a sua volta e stato l'istruttore che ha sostituito a latina il maestro Paolo ciotoli portando a Latina quando ancora agli arbori la kickboxing(1983/1985)








































Ad oggi, l'istruttore che porta avanti gli insegnamenti dei grandi pionieri del Wado Ryu a Latina si chiama Costantin Alberto. Lo vediamo alla destra della foto, mentre utilizza i Kama (comuni falcetti) per bloccare un attacco proveniente dal basso sferrato dal suo avversario con un bastone

Il Wado Ryu sile in continua evoluzione, permette di fare grandi cose. Tutto non si basa sulla forza fisica, ovviamente necessaria ma non fondamentale in uno scontro, ma nella forza della mente. Solo divenendo parte del problema (scontro) lo si può studiare a fondo, trovando così la strada per uscire vittoriosi in una competizione. Il Wado Ryu é un'ottima alternativa a quello che in genere si offre nelle comuni palestra. Il gran numero di stili che esistono in circolazione si basano su stereotipi, su preconcetti che non possono essere applicati in ogni scontro che un combattente viene ad incontrare. Solo una mente elestica priva di vincoli raggiunge l'obiettivo di divenire la fonte della risoluzione del problema. "Da 32 anni pratico le arti marziali e ancora non posso dire di aver imparato abbastanza "























"fin da piccolo il mio sogno era combattere con bruce"oggi la tecnologia ci fa assaporare anche solo visivamente un confronto ieri inpossibile
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Il nostro stile: Wado Ryu




Lo stile praticato nella nostra palestra è il Wado Ryu che significa letteralmente "via della pace". Tale stile permette di apprendere non solo una tecnica di difesa ma anche uno stile di vita che cerca di armonizzare le situazione il più possibile capace dunque di renderci come acqua. Non verrà mai insegnato a usare ciò che si impara a scopo malvagio ma sempre finalizzato a superare le situazioni della vita belle e brutte che siano. Come spesso diceva Bruce Lee bisogna essere acqua per superare le difficoltà, bisogna essere flessibili e malleabili per non essere rigidi, fermi su stereotipi vecchi e non applicabili nelle situazioni. Mi spiego meglio. L'acqua non la si può imprigionare a meno che non usi i suoi metodi ad esempio utilizzando una brocca d'acqua. Ma nello stesso tempo l'acqua ha la forza per romperla e di liberarsi evaporando, superando cioè il limite che prima la teneva intrappolata. Tale modo di vivere come si capisce, non usa la forza per superare gli ostacoli che ci si presentano non solo in un combattimento, ma la potenza della mente e del corpo. Affrontanto una difficoltà non si cerca la forza per liberarsi da essa, ma si studia il problema diventando parte di esso trovando così il punto debole della questione. Si diventa così flessibili e facendo un paragone con l'acqua, si diviene vapore per uscire dalla brocca. Bruce aveva capito una cosa fondamentale che a tutti sino al suo momento non avevano considerato perche si trattava di una visione alternativa: si deve usare come limite il non limite e come metodo il non metodo. Tale pensiero per essere capito deve essere osservato molto attentamente! Il più delle volte il limite delle cose lo poniamo e lo costruiamo noi. Il nostro cervello si basa e fa capo a esperienze, dunque le situazioni nuove soprattutto dolorose e pericolose vengono di solito evitate imponedo un limite che nella realtà non esiste ma esiste solo nella nostra mente. Tale pensiero va a braccetto con il metodo per affrontarlo. Il limite che ci poniamo dovrà essere ben studiato e superato trovando i limiti su cui si basa il nostro cervello e eliminati per far fronte alla situazione. Nella nostra palestra si indossano subito tali panni. Chiunque si accingerà a venire a troverci vedrà che i nuovi arrivati indossano subito i guantoni e protezioni per combattere sia con gli anziani che con i nuovi. Donne e uomini combattono insieme fin da subito senza che gli verrà spiegato cosa fare. Il motivo risiede nelle seguenti due motivazioni
1°) La mente del combattente non verrà influenzata da schemi e da visioni che sono esterne alla propria persona, così facendo nel tempo verrà lui stesso a costruirsene una a seconda delle sue qualità e possibilità
2°) Le mosse, leve e proiezioni si imparano vedendole e provandole direttamente non stando ore a provare singolarmente per poi vederle sfumere quando ci si trova a contatto con un avversario che si muove e ragiona. Si impara così facendo a chiedersi il PERCHE' delle cose e a mettersi in gioco ponendosi degli obiettivi. Frequentare una palestra non vuol dire eseguire esercizi imposti da un maestro, ma vuol dire crescere e conoscere se stessi amandosi e accettanto i propri limiti e il proprio corpo.

Cosa facciamo e cosa vogliamo fare

La palestra kiai Total Combat nata ormai da ben 6 anni, ha come scopo quello di portare a Latina e sopratutto a Borgo Piave, luogo dove risiede, una realtà differente del tutto nuova. Non si basa solo su un approccio di lezione differente dalle altre palestre che permette di raggiungere ottimi risultati, ma soprattutto vuole portare nel borgo un luogo di incontro ed di ritrovo per la gente e sopratutto i ragazzi. Nella palestra si cerca di dare la cognizione di cosa significa sentirsi reponsabili delle cose e sopratutto del luogo in cui si risiede. Chiunque sia passato da noi difficilmente si dimenticherà dell'accoglienza e della disponibilità che gli insegnanti mettono a disposizione a chiunque voglia avvicinarsi a tale realta. Si tocca con mano cosa significa trovarsi in famiglia, questa è la forza dell'idea che ha permesso di far nascere un sogno in realtà. Tuttora la palestra possiede un nunero di tessereti molto alti superiori a 250 e continua a crescere solo con il semplice passaparola. Chissà che diventerebbe se si spargesse la voce? Ecco l'intenzione di tale sito: divulgare il nostro pensiero e la nostra voce dove per chi come noi, a Latina ha poco spazio per farsi sentire! L'età di chi partecipa alle lezioni è la più disparata, infatti si ha la presenza di bambini di 7 anni e di adulti che arrivano a 65-70 anni. I maestri altamente gualificati sapranno indicarvi i migliori esercizi da eseguire in funzione della vostra condizione fisica ed atletica.



La ginnastica



















Qualcuno a vedere queste foto iniziera a sentire caldo o a sudare, bè non scoraggiatevi così!
Alla nostra palestra si suda e si lavora veramente tanto e chi si accinge a venire da noi non rimmarrà male nel provare veramente che tale situazione si verifica puntualmente! Se così non fosse d'altronde ci si stancherebbe subito e si penserebbe di aver preso parte ad una bufala!
Da noi non è così, si lavora per tanti motivi: in primis per smaltire la pancetta che si è accumulata a causa della nostra sedentarietà ma anche per conoscere meglio noi stessi. Si giungerà a conoscere i propri limiti, ad accettarsi e ad amare qualità che prima neanche pensavamo di avere.
DA NOI SI STA BENE VERAMENTE!





Le lezioni di ginnastica si compongono di:

  • riscaldamento
  • potenziamento
  • streccing
  • rilassamento

Tutto questo, sotto la supervisione di istruttori con esperienza decennale che vi faranno eseguire movimenti ed esercizi più consoni alla vostra condizione fisica.

Si praticano inoltre lezioni di pilates mediante l'utilizzo di video didattici

Il nostro modo di vivere lo stare insieme



Come vedete i nostri momenti non si fermano in palestra ma proseguono anche al di fuori. L'unione nella fatica viene rafforzata da questi momenti di comunità che saziano anche lo spirito. Anche questo è un mezzo per giungere a Dio. Noi siamo ci sentiamo più un gruppo che una palestra nel senso della parola, ci distinguiamo per questo e questo ci fa fieri di essere portatori di fede!
















Cos'è la difesa personale

Molti passano anni ad allenarsi nella kickboxing, nel karate altri nel judo, aikido, ju jitsu ma il combattimento più efficace e sempre quello che usa più mosse di arti diverse. Uno studioso di arti marziali è paragonabile ad un soldato che possiede numerose armi: ogni sua arma coincide con un mossa e contromossa!

Spesso, come in ogni combattimento, le distanze tra i due contendenti e la disposizione di oggetti posti lungo la traiettoria dei colpi sono ostacoli all'utilizzo delle armi del soldato. Ecco perchè è nato il jkd di BRUCE LEE. Con esso si impara a mettere insieme più discipline da combattimanto per poter dar vita a uno stile che non è uno stile, che varia sia nella forma che nella sotanza in funzione sia del momento che della circostanza. Come diceva Il caro Bruce: "si acqua amico mio" l'acqua può sia rempire una caraffa acquisendo la forma voluta dal contenitore (e dunque dalla circostanza) che può colpire sfrantumando il contenitore in cui giace. L'acqua non è gestibile se non con modi e situazione a lei più consone.
Nella nostra palestra cerchiamo di tramandare, ognuno con la propria esperienza, che la forza non ha la supremazia sia in un combattimento che nella vita di tutti i giorni. Ogni qualità e potenzialità viene messa in risalto facendola divenire un'arma, ciò che vince non è la forza ma l'intelligenza messa a servizio delle nostre qualità. Con il termine "un'arma" non veniamo di certo ad indicare qualunque oggetto che può portare danno all'altro ma sta anche ad indicare lo sviluppo della prontezza dei riflessi, il modo di reagire in una data situazione ma soprattutto darti la forza per affrontare le sfide della vita. Non imparerai a far male ma a saper che qualunque tuo gesto può provocarlo e imparerai realmente il significato la doppia sfaccettatura della vita: imparerai a osservare che dietro ogni oggetto, pugno o calcio che si accingerà a usare e/o a ricevere esiste qualcosa di diverso una passione!
Troverai ad aspettarti un gruppo affiatato che cerca ogni giorno di crescere non solo sotto il lato ginnico e culturale ma crescere nella fede del Signore, crescerai nella condivisione e nella gioia. Allora che aspetti vienici a trovare!

Difesa personale
















































































































































Le Armi

Le armi che verranno studiate e impiegate durante le lezioni in palestra sono diverse, e spaziano da quelle classiche come tonfa, nunchagu, bo e coltello ad esempio, alle armi che spesso passano inosservate agli occhi dei meno allenati. Partiamo dal presupposto che qualunque oggetto se usato in una determinata maniera può per creare danno all'avversario, mentre se impiegato in altro modo può essere utilizzato senza conseguenze. Un esempio di tale spiegazione può venire dall'uso di un pettine, di una sciarpa, di una scopa, di una sedia ecc...
Le redini del giuoco le possiede la mente che con la sua fantasia permette di vedere al di delle cose e del comune utilizzo delgi oggetti: è la conseguenza di uno studio che porta a andare a determinare il possibile utilizzo di ogni oggetto. In ogni cosa esiste un risvolto positivo e negativo, con esse ci conviviamo costantemente, tramite essa possimo fare meno fatica in molti campi di applicazione e soprattutto c'è la può salvare.
















Applicare questi principi semplici ci porta ad identificare il più grande potenziale che l'uomo ha a suo servigio: la propria mente, la migliore delle armi, la migliore compagna la migliore fonte di ispirazione che l'uomo può solo ammirare a lodare.

Come ci alleniamo

L'unione dei ragazzi che frequentano la palestra è molto forte e si denota dalla volonta di trovarsi anche al di fuori delle mura della chiesa di San Benedetto che ci ospita. Sempre nell'ottica dell'allenamento e dello stare insieme, ci si raduna ad esempio la domenica svolgendo running (corsa) oppure pallacanestro o pallavolo. Tutto questo si traduce essenzialmente nella volonta di formare un centro di aggregazione sociale, non solo per i giovani, ma per chiunque voglia far parte di questa realtà! Andiamo a descivere le varie attività che si svolgono:


La corsa: L'inverno in genere ci si incontra di solito la domenica mattina alle 8:30 a Capoportiere (LT) per percorrere insieme una quindicina di chilometri mentre l'estate ci ritroviamo a villa Fogliano a causa della notevole presenza delle automobili. Una frase che rispecchia a pieno lo stato che si presenta ad un corridore è descritto perfettamente da questa frase "Ritengo la corsa a piedi una delle prove piu' dure di un atleta perche ci si rende conto dei nostri veri limiti in condizioni dure ci fa sentire piccoli e avvolte fragili"



Un ringraziamento di cuore a Stefano Baldini che oltre ad averci fatto sognare con le sue interminabili maratone, ha promosso questo sport poco valorizzato da tempo trascurato.
Grazie di cuore (http://maratoneti.com/)















La pallacanestro e la pallavolo: L'oratorio della parrocchia di San Benedetto intitolato a Pier Giorgio Frassati, possiede un campo di pallacanestro e di pallavolo. Grazie a Don Livio e a tutti quelli che hanno permesso la sua realizzazione, i ragazzi hanno un motivo per incontrarsi e scambiare le proprie realtà. E' bello vederli correre e provare a fare canestro nella speranza di imitare i grandi dell'NBA. E' bello vederli sorridere, è bello vedere quanto amano la vita!





























Softair:






























Giocare come da bambini e allenarsi sviluppando l'istinto di sopravvivenza ora e' possibile grazie alla "Softair". Grazie ad essa, si puo' simulare una guerra con fucili e pistole giocattolo che fanno di un gioco un vero e proprio allenamento dove poter mettere a frutto gli insegnamenti delle arti marziali. Vengono impiegati appositi indumenti mimetici ed occhiali protettivi per evitare danni ai partecipanti. Si tratta di uno sport che permette di immedesimarsi nella fase in caccia e di difesa, si diviene per così dire dei piccoli Rambo! Ad APRILIA ho trovato un gruppo di questi simpatici appassionati che prende il nome di "31°BATS". Sono stato ospite insieme ad alcuni praticanti della palestra ad varie incursioni; li abbiamo trovati preparatissimi attrezzati e sopprattutto cordiali. La loro disponibilità immediata gia' alla prima caccia, ci hanno fanno sentire parte del gruppo mettendoci a disposizione le armi giocattolo e la loro esperienza. Ci hanno sorpreso profondamente nei boschi e hanno permesso di evidenziare le qualità di ogni elemento con le proprie attitudini, modi e stili di vivere grazie a questo sport.
Grazie di cuore "31°BATS.

Dal 1/10/2007 siamo a tutti gli effetti associati per il softair con l'Associazione Sportiva dilettantistica Sport in Azione nella stessa data siamo entrati a far parte della Compagnia EASY mantenendo comunque la nostra identita'
il nostri negozi di fiducia sono MAIONE di fronte ospedele Santa Maria Goretti teem EASY sul sito SPORT IN AZIONE -
Latina e PHOENIX via don Luigi Sturzo LATINA tutto per il softair PHOENIX team info 0773/488540-
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per informazioni visitate il sito (http://http://www.softair.com/)